LAVORO DI NECROFORATO , BISOGNA PARTIRE SEMPRE DAL CONCETTO CHE QUESTO E' UN LAVORO SUBORDINATO

PART TIME
Il lavoro part time secondo il ns. modesto avviso è poco attuabile nel necroforato per i segunti motivi: E' impossibile programmare il tipo di prestazione quando occorre visto la tipologia del lavoro stesso, la morte non è programmabile e parte delle prestazioni devono avvenire nel breve perché il dolente desidera celerità.
Da qui l'impossibilità di dichiarare le ore effettivamente da lavorare, quando e quante al momento della stipula del contratto di lavoro con il dipendente.
Poi, quante ore settimanali? L'unico contratto che consente le 12 ore è quello ASNAF & AS nel settore funebre,gli altri sono piu' alti come monte ore.
A cosa va incontro l'Impresario, pagare le ore anche se non c'è lavoro? Pagare le ore strardinarie quando capita di proseguire oltre l'orario programmato? Oppure, richiamare il lavoratore in servizio dopo le ore del par time? Ma allora bisogna anche pagare le reperibilità e poi chi ci garantisce che il dipendente accetta di lavorare solo le 12 o piu' ore alla settimana? Ammesso che faccia altri lavori, dovrà attenersi esclusivamente a lavorare per l' Impresario solo le ore programmate altrimenti rischia di perdere anche l'altro lavoro.
Pertanto, non vediamo applicabile una simile tipologia contrattuale oltre, il notevole costo per l'Azienda se poi si moltiplica per almeno 3-4 dipendenti la cifra mensile è notevole.

OCCASIONALE
Da qualche tempo è in uso anche il lavoro occasionale (quello per interderci che non supera le 5000,00 euro annui) Questo contratto consente di lavorare max 30 giorni lavorativi , è un lavoro prettamente AUTONOMO e non subordinato come quello del necroforo, questi, deve essere formato ed informato sulla legge 81,ha il rischio biologico, deve attenersi agli ordini dell'Impresario che gli comunica quali sono i lavori ed i compiti che deve svolgere. Allora? E' un lavoro SUBORDINATO e di rimando, non si puo' utilizzare il lavoratore assunto come OCCASIONALE, in materia già diverse DPL si sono espresse e ci risulta abbiano applicato diverse sanzioni.

RIPARTITO C'è pure questa alternativa prevista in un altro CCNL ma onestamente di difficile applicazione e comprensione per chi lo deve attuare.

INTERMITTENTE O A CHIAMATA CCNL ASNAF & AS (unico)
Qui necessita tanta chiarezza in specialmodo verso quei Consulenti che o per incapacità o perché comunque vogliono accontentare il loro Cliente, commettono diverse operazioni non regolamentari che un domani in caso di vertenza sindacale il datore di lavoro rimpiangerà di avere usato per fare una simile assunzione. Speghiamo, il Regio decreto del 1923 che molti prendono ad esempio, nel settore funebre NON E' UTILIZZABILE, non è prevista nelle 46 voci che possono utlizzare il lavoro a chiamata la figura del Necroforo.
Se qualche Ufficio per l'Impiego (ex collocamento) accetta l'iscrizione, questo non vuol dire che sia in regola. Il lavoro a chiamata o intermittente come ben scritto nel CCNL ASNAF & AS è applicabile a quella Impresa funebre che puo' dimostrare di avere almeno 5 dipendenti a tempo indeterminato. Solo con questo requisito puo' instaurare un rapporto di lavoro a chiamata, NON CI SONO ALTRE ALTERNATIVE tranne, le solite gabole all'Italiana dove si spera che i controlli non avvengano, dove si utlizzano necrofori con finti cartellini, con finte assunzioni, con finte buste paga, dove, per entrare nei Presidi ospedalieri ai controlli si presentano dei cartellini oggi a nome della tale Impresa, domani dell'altra, e così via e, sempre gli stessi operatori.
Ma che scherziamo, come sono stati assunti chiedo io!!!
Con la chiamata, mi riferiva pochi giorni fa un Impresario meravigliato della mia domanda. In pratica mi diceva, quando ho bisogno faccio la chiamata
PER TELEFONO!!!
Alla faccia del CCNL !!!

LAVORO SUBORDINATO DEL NECROFORO
Oramai è assodato, riconosciuto dalle DPL che il lavoro del necroforo, parola che racchiude anche le diverse qualifiche tipo: portantino,discesista,operatore funebre, valletto ecc. ecc. è il tipico lavoro cosidetto subordinato. Pertanto, per prima cosa dobbiamo stabilire che il necroforo, attende agli ordini dell’Impresario, non è un autonomo, da qui la necessità di essere assunto direttamente dall’impresa come dipendente nelle varie forme contrattuali che si prestano a questo settore. Non puo’ essere ne il dipendente di un’altra impresa anche se come tanti dicono ma, poi il colega mi fa la fattura! Ma quale fattura di mano d’opera? Allora questo collega fa somministarzione, l’impresa che riceve una simile prestazione si presta ad essere sanzionata in quanto quel dipendente potrà essere riconosciuto come suo dipendente oppure come lavoratore in nero. Tanti altri aggiungono al proprio personale quello di altre imprese che viene da questi inviato a supportare il collega ma, anche qui si rischia di fare riconoscere quei dipendenti giunti in aiuto come dipendenti a nero da parte di chi li sta utilizzando proprio perché devono essere subordinati. Non è possibile per lo stesso motivo di cui sopra, avvalersi di un Centro servizi che invia solamente 1-2 necrofori per sopperire alla mancanza, il Centro servizi, deve fornire un servizio, l’invio di 1-2 necrofori a supporto di altri 2 dell’Impresa non è un servizio ma solo una prestazione di mano d’opera, il servizio è quello che comprende almeno 4 necrofori inviati dal Centro in TOTALE AUTONOMIA DI GESTIONE, ESEGUITO CON PROPRI MEZZI, CON CONTRATTO DI FORNITURA O D’APPALTO, SOLO COSI’ SI EVITA LA SOMMINISTARZIONE E L’ INTERMEDIAZIONE DI MANO D’OPERA.

Per autonomia di gestione si intende, capitale sociale congruo e non di 150-300-516,00 euro come in molti casi avviene, i mezzi devono essere del Centro, deve avere una o più strutture degne di chiamarsi tali, personale formato ed informato sulla sicurezza, visite mediche, conoscenza del rischio biologico del lavoro svolto (anche se solo portantino,valletto,discesista ecc.).

Inoltre, come giustamente richiedono diversi Comuni, il Centro servizi o altra Azienda che svolga un simile lavoro, deve DIMOSTRARE, di possedere tanto personale assunto quanti siano i contratti d’appalto stipulati questo, per garantire la CONTEMPORANEITA’ dei servizi, il personale deve essere in possesso del cartellino di riconoscimento dove si evince il nome della azienda con tutti i dati identificativi il numero di matricola ecc. ecc. Se come avviene, qualche realtà che funge da Centro servizi, non dispone di personale a sufficienza ad evadere le richieste, non puo’ inviare ai propri Clienti del personale di altra azienda a svolgere il lavoro, anche se il Centro dispone di un contratto d’appalto perché inviando l’altra realtà ad eseguire quello che avrebbe dovuto essere fatto dal Centro , dimostra di non possedere le caratteristiche come sopra richieste a coprire la CONTEMPORANEITA’ inoltre, in quel preciso istante che invia del personale non proprio c/o l’impresa utilizzatrice, svolge INTERMEDIAZIONE DI MANO D’OPERA mentre, l’altra azienda che ha inviato del personale a supporto, svolge SOMMINISTRAZIONE DI MANO D’OPERA peggio ancora se utilizza mezzi o beni del Centro, interscambiando il proprio personale con quello del Centro Servizi.

Inoltre, anche fiscalmente bisogna stare attenti perché è si esente il trasporto funebre dall’applicazione dell’IVA ma ,siccome che il decreto di trasporto ed il servizio sono intestati all’Impresa primaria che lo ha acquisito solamente chi ha un con contratto d’appalto con questa puo’ evitare di applicare l’IVA sulla prestazione mentre, chi lo esegue come supporto al Centro perché manca di personale necroforo, non avendo questo secondo fornitore di mano d’opera stipulato nessun contratto d’appalto con l’Impresa funebre primaria, dovrà applicarla a chi gli richiede la prestazione come un qualsiasi fornitore di prodotti come cofani, fiori,necrologie,ecc.ecc.

Asnaf & As
Il Presidente